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Basilica di Sant’Eusanio Martire

La basilica attuale è il risultato di ricostruzioni e rimaneggiamenti che si sono susseguiti nel corso dei secoli in seguito ai frequenti terremoti che colpirono la zona.

Descrizione

Dell'impianto originario dell'VIII-IX secolo rimangono solo pochi reperti, in quanto la basilica fu totalmente ricostruita nel 1198 in stile romanico a tre navate, con una cripta divisa in sette navatelle con archi a crociera sostenuti da colonnine una diversa dall'altra. Allo stesso modo i capitelli, alcuni di stile corinzio, altri con fregi floreali o geometrici.

Nella cripta si trovava l'antico altare dove per molti secoli era conservato il corpo di Sant'Eusanio, e che il 12 maggio 1748 il vescovo dell'Aquila Giuseppe Coppola (le cui ossa sono ora conservate in un'urna d'argento nell'attuale altare della cripta) portò alla luce.

Dopo il terremoto del 1461, la basilica fu in parte ristrutturata, ma è soprattutto dopo quello del 1703 che il suo interno subì la trasformazione maggiore, con l'aggiunta di stucchi e sovrastrutture barocche che coprirono sia la colonne che gli affreschi di cui fu abbellita la Chiesa nel corso dei secoli.

Fortunatamente nel 1971 un restauro volto a riavvicinarsi allo stile originario, ha scoperto parte delle colonne e riportato alla luce parti di affreschi del quattrocento - cinquecento: Crocifissione e santi (tra cui Sant'Eusanio), Madonna in trono e santiAnnunciazione e santiS.Antonio e parti di Natività. Sopra l'entrata della basilica troneggia lo storico organo di Adriano Fedri del 1772.

Sulla facciata romanica del XIV secolo, in parte restaurata, si apre un bel portale in pietra: motivi geometrico-floreali negli stipiti a cassettoncini di gusto rinascimentale e sull'architrave un bassorilievo raffigurante Sant'Eusanio con la corata in mano e rami di acanto intrecciati nell'archivolto, sopra il quale spuntano due teste di toro.

Nella canonica, fino a pochi anni fa, era custodita una croce processionale del secolo XIV in argento dorato e impreziosita da pietre dure e gemme, opera di Nicola da Guardiagrele. All'esterno della basilica rimangono pressoché intatti due dei quattro torrioni angolari a sezione circolare e buona parte della cinta muraria che circondava l'edificio. Uno dei pochi esempi italiani, e forse mondiali, di chiesa fortificata.

Con il terremoto dell'Aquila del 2009 soprattutto la chiesa è stata colpita, con il crollo parziale della parte superiore della facciata, insieme a metà rosone, e spaccatura con crepa elevata della torretta dell'orologio. In 2015 sono partiti lavori di restauro

Modalità di Accesso

Si può raggiungere a piedi

Contatti

URP
Telefono

0862 810850

Email

comunesef@tiscali.it

PEC

santeusaniof.aq@legalmail.it

Luogo

Piazza Cavour, 67020, Sant'Eusanio Forconese

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